Leonardo Bistolfi
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Biografia breve di Leonardo Bistolfi
Leonardo Bistolfi (Casale Monferrato 1859 - La Loggia 1933) è stato uno scultore italiano del XIX secolo. Proveniente da una famiglia di artisti e di artigiani (lo zio pittore, il padre scultore del legno), il giovane Bistolfi entra a sedici anni all'Accademia di Brera, a Milano, dopo aver conseguito una borsa di studio. Per tre anni segue i corsi di scultura tenuti dall'Argenti, ed è fedele alle poetiche del verismo, anche se il suo interesse si rivolge verso lo scltore Grandi e la pittura di Cremona. Si trasferisce poi a Torino, nello studio in via Bava, e Comincia ad eseguire un imponente numero di sculture funerarie per cimiteri italiani e stranieri, trattando il tema della morte in molte varianti. Comincia ad esporre nel 1895 alla I Biennale Internazionaled'Arte di Venczia, al- la quale negli anni seguenti sarà costantemente presente, e che nel 1905 gli dedica un'ampia retrospettiva, la prima riguardante uno scultore italiano. Tuttavia l'opera di Bistolfi viene aspramente attaccata dagli artisti toscani, soprattutto da Soffici, proprio per l'aspetto decadente e simbolista che la caratterizza, tanto caro aD'Annunzio, il quale dedica a Bistolfi tre versi di un sonetto. La sua opera più famosa, La Morte e la Vita (1902), esposta alla XI Biennale vencziana nel 1914, è senza dubbio l'esempio più teatrale di scultura simbolista, così come il monumento a Segantini (1900), omaggio al pittore morto tra le nevi della Maloia. Più tardi Bistolfi appare interessato al recupero dei valori plastici che fino ad allora ha sacrificato alle arditezze virtuosistiche, e si allinea temporaneamente tra i promotori del "michelangiolismo". L'ultima opera da lui eseguita alla quale consacrò tutte le ultime energie, fu il Monumento a Caducci a Bologna (1926). L'artista muore a Torino nel 1933.
Fonte: La Scultura italiana del primo Novecento
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